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E… state leggendo

A distanza di circa un mese dalla sua comparsa su Robinson, l’inserto di approfondimento culturale che esce ogni domenica con il quotidiano La Repubblica, pubblico qui di seguito l’articolo

“Tredici somiglia a Jacopo Ortis”

con il quale, insieme ad altri insegnanti di scuola secondaria, condivido alcune delle ragioni che stanno alla base della scelta di proporre, nel 2017, la lettura dei classici ai ragazzi nel corso delle vacanze estive.

Ci si accorgerà presto che i classici sono ben accompagnati dalla contemporaneità, cominciando dal romanzo di Cognetti, che ha vinto quest’anno il premio Strega, fino ad arrivare ai graphic novel, una forma di letteratura non minoritaria e che risponde alle stesse regole strutturali della narrazione romanzesca a tutti gli effetti.


Lo dichiaro subito: quelli con le liste di libri da leggere fisse e imperiture io li compatisco. Ogni anno è una storia nuova, la tua e quella degli alunni. Il bello di questo mestiere sta nel fatto che non c’è prevedibilità, non ci sono schemi riproponibili, quello che costruisci si fonda su uno scambio continuo. Si parte con un’idea di percorso, il percorso segue tortuose suggestioni in un mix tra quello che piace a me e quello che piace a loro e che suggeriscono, gridando (non conoscono altro tono di voce quando si infervorano o si entusiasmano) o appendendo post it su una bacheca analogica che abbiamo creato in classe e che si intitola UP & DOWN.

Alessandro ama la montagna e racconta spesso del suo salire e scendere, l’ho guardato per tutto l’anno non lasciar mai fuori nessuno dalle attività di gruppo o dalle pizzate di classe e allora metto in lista Le otto montagne di Paolo Cognetti, che può piacere anche a Tommaso: sono ragazzi autentici, di buoni sentimenti e con un velo di introversione. Ne avevo parlato durante l’anno e Giulia mi era stata a sentire e lo aveva letto, così conferma che è un bel libro e suggerisce ai compagni di tener duro all’inizio, perché “all’inizio è un po’ difficile”.

Molti dei miei alunni quest’anno hanno amato la storia, ma ho scoperto che conoscono poco i fumetti e mai si sarebbero sognati che esistessero i graphic novel e così metto in lista MAUS di Art Spiegelman e Persepolis di Marjane Satrapi, due traghetti verso il prossimo anno scolastico e verso la realtà di conflitti, migrazioni, dispersioni per il mondo. Il confronto con il mondo è quello che li attende, nella convinzione che non possa prescindere dal confronto con se stessi ho messo in lista Lost in translation di Ella Frances Sanders insieme a una sfida di scrittura per raccontarsi: scegliere tra le parole intraducibili del volume una e una sola parola che indichi un’emozione vissuta senza sapere che avesse quel nome specifico in un’altra cultura o una parola che evochi un ricordo e raccontare l’episodio.

Lorenzo è logico, cervellotico, ama le sfide e gli ordini sovvertiti perciò propongo a lui e a tutti la sfida di leggere La metamorfosi di Kafka: è la prima volta che tento e sto aspettando con una certa ansia, mista a curiosità, settembre per sapere che effetto avrà sortito.

Viviamo in provincia di Lecco, il che rende impossibile prescindere dalla lettura de I promessi sposi: tutta la mia resistenza non può nulla contro secolari tradizioni. Il riassunto capitolo per capitolo del romanzo del Manzoni è uno degli incubi ricorrenti quando penso alla mia adolescenza e non vorrei farlo vivere anche a loro, così ho scelto di suggerire la lettura de La storia dei promessi sposi raccontata da Umberto Eco: è illustrata e la riscrittura è di un tipo che sa quel che fa con la lingua italiana. Tra i classici della letteratura italiana non ho mai osato inserire in lista le Ultime lettere di Jacopo Ortis di Ugo Foscolo, ma dato che praticamente tutte le mie alunne negli ultimi mesi stavano leggendo Tredici e me ne parlavano benissimo mi è scappato detto: «Eh, va be’… sai che originalità! A sedici anni tutti ci siamo sentiti in gabbia e abbiamo romanticamente pensato di farla finita. È piena la letteratura di personaggi o scrittori che si sentono inadeguati al mondo e perseguitati o soffrono indicibili pene d’amore fino a suicidarsi, a cominciare da Jacopo Ortis». «Allora lo leggo, prof.!», risponde Elena. Lo so, sono paralleli arditi, ma magari funziona.

Rimanendo sui classici consigli per le letture estive la lista prosegue con La fattoria degli animali di George Orwell («L’avete visto Galline in fuga, ragazzi?») e, un po’ meno abituali per ragazzi delle medie, Furore di John Steinbeck e Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald (ho chiesto loro di vedere anche il film di Baz Luhrmann con Leonardo DiCaprio). Quello di cui vorrei poi discutere con loro a settembre è il sogno americano per come è nato, per come è diventato il sogno di molti altri nel mondo, per come si è infranto spesso fragorosamente. Ho grandi ambizioni perché i miei ragazzi amano superare i limiti: in terza media vorrei avvicinarli al racconto americano, Carver in testa. Il sogno italiano e la fiducia nel futuro e nel progresso dell’inizio del Novecento passa per la passione per i motori nel romanzo di Alessandro Baricco, Questa storia.

Noemi sogna il grande amore dalla terza fila a sinistra; Sofia dal primo banco ha sempre la sua da dire, anche capricciosamente, insieme alla sua compagna di banco Sara, che ha chiarissimi tutti i propri obiettivi; Francesca, che divora libri, ama lo sport e si sente più al sicuro tra le scienze, ma ha una sensibilità linguistica fuori del comune, è irriverente, leader, indipendente e allora ecco che nella lista spuntano Cime tempestose di Emily Brontë, Ragione e sentimento di Jane Austen, Una stanza tutta per sé di Virginia Woolf.

Questi sono solo alcuni dei consigli di lettura tra cui scegliere che ho lasciato loro per l’estate.


  • Persepolis di Marjane Satrapi

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