#schoolblog adolescenza opinioni pensieri

Lotto marzo sempre

Se la mia prof. dovesse entrare nella mia testa troverebbe la voglia che finisca la scuola e inizi l’estate, ovviamente accanto all’ansia e alla felicità per la nuova avventura delle superiori e alla paura di diventare adulta.

Dopo aver passato la superficie dei miei pensieri troverebbe un vortice dove pongo tutte le mie domande senza mai aver ricevuto una risposta.

Infine troverebbe una scatola con dentro riposto il senso di incomprensione verso tutte le persone che mi criticano per ogni cosa. Non che me ne freghi poi molto, però non riesco a capire che gusto ci trovino gli altri nel giudicare… Con quanta ingiustizia conviviamo noi ragazze! Siamo sempre giudicate se mettiamo una maglietta un po’ scollata o una un po’ corta, cosa c’è di male nel voler mostrare le proprie forme? Se il maschio riesce solo a fare commenti dispregiativi non è una mia colpa. Mi hanno fatto sempre pensare che, dal momento che ti vesti in quel modo, sei una ragazza che vuole solo attenzioni e che è una poco di buono, ma non ne ho mai capito il perché. Mi chiedo sempre anche perché solo noi ragazze abbiamo insulti femminili quindi che non si possono attribuire ad un uomo. Ma la mia domanda fissa è: perché anche le altre ragazze mi devono insultare?  Loro dovrebbero stare dalla mia parte, perché anche a loro sarà sicuramente capitato di sentirsi rivolgere qualche insulto, no? Invece vengo sempre vista nel modo più brutto possibile solo per come mi vesto o perché ho delle forme più accentuate di altre ragazze. Questo tipo di domande me le faccio sempre, quindi se qualcuno dovesse entrare nella mia testa potrebbe darmi una mano a rispondere a queste domande?

Articolo di Dharma V.
classe III D

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.